Ospemifene, la cura per bocca della secchezza vaginale in menopausa

Ospemifene, la cura per bocca della secchezza vaginale in menopausa.

Gentile dottoressa De Falco, sono una donna di 54 anni in menopausa da sei anni. Non ho mai fatto terapie ormonali per la menopausa perché non ho avuto sintomi fastidiosi e sono sempre stata bene.

Da qualche tempo però ho dei grossi problemi di secchezza vaginale, non sono più lubrificata e i rapporti sessuali con mio marito sono diventati impossibili perché ogni volta ho un dolore pazzesco e dopo ho un bruciore e un dolore alla vagina che mi rimane per giorni, a volte mi capita anche di avere la cistite.

Non amo mettere creme, ovuli o gel lubrificanti in vagina e nemmeno mio marito vuole vedere i lubrificanti perché li considera cose “non naturali” che fanno perdere la “poesia” del rapporto.

Vorrei evitare gli ormoni perché mia madre ha avuto un tumore al seno.

Mi piacerebbe avere un suo consiglio perché sono disperata non ho più nemmeno la voglia di fare l’amore e ho paura di rovinare il rapporto con mio marito che è stato finora sempre bello e soddisfacente.

Esiste una cura per questo mio problema che non sia ormonale, magari una compressa per bocca o un altro tipo di terapia che non preveda l’uso di creme, gel o ovuli da mettere in vagina?

La ringrazio infinitamente.

Mary

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Cara signora,

non si disperi perché oggi per fortuna ci sono vari tipi di cura che prescrivo alle mie pazienti che hanno lo stesso suo tipo di problema che non richiedono un applicazione di prodotti come creme, ovuli o gel, per via vaginale.

Una di queste è l’ospemifene, una cura che si può assumere per bocca, proprio quella che desidera lei, una compressa al giorno da ingoiare con un bicchiere d’acqua e il problema sarà risolto.

Ospemifene: come agisce

L’ ospemifene  è la cura per bocca della secchezza vaginale in menopausa.

L’ospemifene non è un ormone e non si trasforma in ormoni, ma è un SERM cioè un farmaco modulatore selettivo dei recettori estrogenici.

Per comprendere in termini semplici come agisce, possiamo paragonare l’ospemifene a una chiave che si inserisce in una serratura, la serratura nel nostro organismo è il recettore per gli estrogeni che si trova sulle cellule di diversi organi.

L’ospemifene è una chiave particolare in quanto riesce a comportarsi in modo diverso a seconda della “serratura” (recettore estrogenico) che incontra nei diversi organi.

Per esempio:

• A livello della mammella e dell’utero, in particolare sull’endometrio, blocca i recettori estrogenici quindi ha un effetto protettivo nei confronti di possibili tumori a livello di questi organi. L’ospemifene per questa sua caratteristica è indicato anche per le donne che hanno avuto un tumore al seno che hanno terminato tutto il ciclo di cure dopo l’intervento. Ed è indicato e gradito quindi da tutte quelle donne che non vogliono o non possono assumere ormoni o farmaci per via vaginale

• A livello della vagina e della vulva invece stimola i recettori estrogenici, quindi migliora il trofismo delle cellule e dei tessuti a livello genitale, risolvendo il problema della secchezza e dell’atrofia vulvovaginale. Le mucose vaginali saranno idratate, migliorerà il grado di lubrificazione, non ci sarà più dolore, bruciore e cistiti postcoitali e la vita sessuale con suo marito tornerà a risplendere.

Per fare in modo che venga assorbito correttamente e che riesca ad avere il massimo effetto, è importante assumere la compressa di ospemifene dopo il pasto principale, quello più abbondante, che può essere il pranzo o la cena e sempre alla stessa ora.

 Come tutti i farmaci potrebbe avere in alcuni soggetti degli effetti collaterali come vampate, arrossamenti cutanei, riattivazione di vaginiti da candida, ma sono tutti effetti risolvibili con l’aiuto della sua ginecologa.

Inoltre in base agli ultimi studi scientifici effettuati è stato visto che l’ospemifene non è causa di eventi trombotici.

Le alternative: Radiofrequenza, Elettroporazione e Laser

Le segnalo inoltre come possibile alternativa all’ospemifene, altri tipi di terapie senza ormoni, che effettuo sulle pazienti con dei risultati soddisfacenti, che non prevedono l’assunzione di farmaci e sono efficaci per il problema della secchezza e dell’atrofia vulvovaginale e dei disturbi urinari in menopausa: la radiofrequenza, l’elettroporazione e il laser.

Sono trattamenti che noi ginecologi eseguiamo in regime ambulatoriale, senza necessità di anestesia, non sono invasivi, specialmente la radiofrequenza e l’elettroporazione, sono indicati anche nelle donne che hanno avuto un tumore o per quelle che non desiderano assumere farmaci, nè per via vaginale né per via  orale.

Un caro saluto.

Dott.ssa Vincenza De Falco, Specialista in Ginecologia e Ostetricia

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Ginecologa esperta Menopausa e Premenopausa a Roma

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