Oggi vi parlerò di “Nebbia cerebrale” e memoria in menopausa.
Un argomento importante quello della salute cerebrale e cognitiva, che oggi in modo particolare, 18 ottobre, in cui ricorre la Giornata Mondiale della Menopausa, viene proposto come tema dedicato alle donne in menopausa per il 2022, in tutto il mondo.
Cosa si intende per “nebbia cerebrale”?
Con il termine “nebbia cerebrale” o Brain Fog, si intende una serie di sintomi che si verificano intorno all’epoca della menopausa, tra cui:
- difficoltà a ricordare parole e numeri
- impedimenti nei gesti quotidiani come perdere oggetti, per esempio le chiavi
- difficoltà a concentrarsi (perdersi nei propri pensieri, perdere il filo del ragionamento, distrarsi più facilmente)
- difficoltà a passare da un’attività all’altra
- dimenticarsi la ragione per cui si fa qualcosa (per esempio perché ci si è recati in una stanza)
- dimenticarsi di eventi o appuntamenti.
Studi scientifici hanno confermato che la memoria subisce alcune modifiche con la menopausa; questi disturbi sono reali e dunque non sono frutto della vostra immaginazione.
La “nebbia cerebrale” è un fenomeno normale e frequente nelle donne di mezza età.
Questi problemi possono essere invalidanti e ridurre la qualità della vita.
Sono però in genere di entità lieve e migliorano nella fase post-menopausale.
Quali sono le cause della “nebbia cerebrale” nella donna in menopausa?
La “nebbia cerebrale” e i sintomi che la caratterizzano possono essere causati dalle oscillazioni ormonali, soprattutto a carico degli estrogeni, ma anche dai sintomi della menopausa, come le vampate, i disturbi del sonno e le modificazioni dell’umore.
Se vi capita di avere vampate di intensità moderata o severa, specialmente notturne, potreste notare anche un calo della memoria e difficoltà di concentrazione.
La “ nebbia cerebrale” ed i disturbi ad essa correlati, si associano o predispongono ad un aumentato rischio futuro di demenza?
Spesso, le donne sono preoccupate riguardo al fatto che questi problemi di memoria possano rappresentare una manifestazione precoce di un disturbo cognitivo, come la demenza o la sindrome di Alzheimer.
Tutte le donne sono destinate ad attraversare la fase di transizione menopausale o premenopausa, ma la maggior parte di loro non svilupperà un quadro di demenza.
In questa fase della vita, i casi di demenza sono molto rari, a meno che non ci sia la presenza di una familiarità per malattia di Alzheimer ad esordio precoce.
Qual è il ruolo della terapia ormonale sostitutiva riguardo alla salute cognitiva e i problemi di memoria in menopausa?
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) rappresenta il trattamento più efficace dei sintomi menopausali.
Il trattamento dei sintomi menopausali può migliorare i sintomi cognitivi.
I dati scientifici ci dicono che, se una donna è in buona salute ed inizia la TOS in prossimità della menopausa, non vi sono rischi sul versante cognitivo.
Per di più, l’assunzione di una terapia solo estrogenica sembra essere sicura in termini di rischio cognitivo, anche se assunta nella fase post-menopausale tardiva.
La TOS può migliorare alcuni aspetti della cognitività, ma non è indicata a nessuna età per il trattamento dei sintomi cognitivi o per diminuire il rischio futuro di decadimento cognitivo e demenza.
Il trattamento con estrogeni è raccomandato in caso di menopausa precoce o di asportazione di entrambe le ovaie che determina una menopausa chirurgica.
E’ possibile prevenire o ritardare l’insorgenza di demenza?
La buona notizia è che, se soffrite di disturbi cognitivi in menopausa e siete preoccupate del rischio di sviluppare un quadro di demenza in futuro, potete sforzarvi di rimanere in buona salute per ritardare o addirittura prevenire l’insorgenza di demenza.
Alcuni fattori di rischio di demenza non si possono cambiare, come l’età, il sesso femminile e la genetica.
Ma attraverso uno stile di vita sano è possibile raggiungere questo obiettivo.
Ecco alcuni consigli da seguire:
- Un cuore in salute va a braccetto con un cervello in salute. Sottoponetevi quindi a controlli medici regolari.
- L’obesità, l’ipertensione e il diabete sono pericolosi per la vostra salute cognitiva. Mantenete il normopeso (BMI tra 18 e 25) e cercate di mantenere regolare la pressione. Evitate di mangiare cibi zuccherati, grassi e carboidrati complessi e consumate frutta e verdura. Seguite sempre un tipo di alimentazione corretta
- Praticate esercizio fisico regolarmente: maggiore è il grado di fitness cardiovascolare minore il rischio di demenza. Allenatevi praticando un minimo di 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata
- E’ necessario dormire sufficientemente e ridurre al massimo situazioni di stress.
- Smettete di fumare e moderate l’assunzione di alcolici.
- Proteggetevi dai traumi cerebrali e cercate di evitare il fumo passivo e l’inquinamento.
- Esercitate in vari modi il vostro cervello imparando nuove cose (una lingua, un nuovo mestiere, un nuovo corso di studi, un nuovo hobby), leggete, fate volontariato, risolvete cruciverba, giocate a scacchi, imparate a memoria delle poesie.
- Rimanete connesse: usate internet (senza esagerare) e rimanete al passo con i tempi
- Le relazioni sociali possono migliorare la vostra salute cognitiva. Cercate quindi di partecipare alla vita della vostra comunità locale e di trascorrere tempo di qualità con la vostra famiglia e gli amici.
Dott.ssa Vincenza De Falco, Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Ginecologa esperta Menopausa e Premenopausa a Roma
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